quaderni di management 
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Variabilità della domanda e presidio della tecnologia:

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Quelli che seguono sono gli atti del convegno “Variabilità della domanda e presidio della tecnologia: le sfide per l’organizzazione”, tenutosi il 9 ottobre 2002 presso Assolombarda ed organizzato da Festo Consulenza e Formazione.
Lo spunto del convegno è stato il confronto con un problema operativo quotidiano: le forti spinte alla flessibilità operativa hanno determinato un ampio ricorso a lavoro in team, polifunzionalità, polivalenza, da un lato, ed al lavoro temporaneo, dall’altro.

Il primo fatto ha generato una crescita della qualificazione complessiva della manodopera stabile, soprattutto in termini di visione globale del processo produttivo e di capacità di problem solving. Per contro si registra anche una diminuzione della capacità di presidiare in modo “forte” le linee e gli impianti (ad esempio, sapendo cogliere i segnali deboli e sapendo con ciò anticipare eventuali guasti). Questa situazione diventa particolarmente rilevante nelle produzioni “capital intensive”. 

Il secondo fenomeno sta generando invece un ritorno a forme di lavoro semplificate e parcellizzate, tendenzialmente dequalificate, che portano a chiedersi se in qualche caso non si stia assistendo ad una rinascita del taylorismo. 
Attorno a questi temi sono stati chiamati a discutere rappresentanti del mondo aziendale, accademici, sindacalisti, rappresentanti di società di lavoro interinale. 

Più specificatamente, i relatori sono stati:

* Giancarlo Oriani, Direttore Responsabile “Quaderni di Management”
* Raoul C. D. Nacamulli, Università Bicocca Milano
* Clementina Marinoni, Poliedra - Politecnico di Milano
* Ermanno Porro, Formazione CGIL Lombardia
* Claudio Ceraico, Direttore Risorse Umane Comer Industries
* Paolo Scalabrini, Direttore di Stabilimento Comer Industries
* Rocco Baccini, Direttore Risorse Umane Gruppo San Pellegrino
* Carlo Scatturin, Direttore Generale Adecco
* Renzo Grosso, Group Vice President Human Resources Bracco
* Franco Favaro, Direttore Risorse Umane San Benedetto


Il dibattito si è snodato ad ampio spettro, andando a toccare, tra gli altri, i seguenti temi:
dell’evoluzione dei modelli organizzativi (dall’operaio qualificato delle prime industrie, all’operaio dequalificato delle grandi produzione di serie, all’operaio riqualificato della mass customization, senza tralasciare il rapporto tra le filosofie organizzative sottostanti la Lean Production e quelle sottostanti il Neoartigianato), del rapporto tra individuo ed organizzazione (è possibile la centralità del primo rispetto alla seconda in una specie di New Deal?), 
delle concrete soluzioni gestionali (è particolarmente interessante vedere come aziende operanti nello stesso settore stiano seguendo strade diverse: mentre Acquavera ha abbandonato la figura dell’esperto per singola macchina ed ha preferito la polivalenza, scontando un pò di inefficienza per ottenere flessibilità, San Benedetto ha introdotto la figura del responsabile Tecnico di Impianto, che persegue flessibilità ed efficienza cercando di garantire la massima disponibilità dell’impianto attraverso un suo stretto presidio), 
del ruolo delle agenzie di lavoro interinale nella preparazione del lavoratore, attraverso gli strumenti della formazione di base, professionale, on the job, continua.