quaderni di management 
bimestrale di cultura managerialeE.G.V.
  
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Snella e stabile

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Giancarlo Oriani


 

Da anni si parla della necessità di conseguire contemporaneamente gli obiettivi di qualità, tempi e costi.
Un nuovo approccio in questo senso è il “Lean Six Sigma”, oggetto del focus di questo numero. Esso cerca di sfruttare le sinergie tra le due metodologie “Lean” e “Six Sigma”. L’interessante introduzione di Brun, del Politecnico di Milano, e i documentati e precisi rendiconti di una serie di esperienze aziendali, credo contribuiscano a fare un quadro assai chiaro delle logiche, dei risultati e delle modalità propri di questo approccio.
L’articolo di Martin Haas, della società di consulenza tedesca Staufen, ospitato nella sezione “Letture Straniere”, ripercorre i capisaldi dell’impresa snella. Che cosa differenzia le aziende eccellenti da quelle che invece vanno in crisi sotto il peso delle sfide competitive? L’autore identifica sette principi.
Dopo esserci voltati indietro per guardare avanti, guardiamo decisamente avanti con l’eccellente articolo della professoressa Cagnina di Udine, su Second Life. Questo articolo ha un fil rouge che lo lega all’articolo sul web 2.0 di Quintarelli pubblicato sul numero precedente di qdm. In entrambi si cerca di indagare che cosa avverrà nel futuro grazie alle opportunità messe a disposizione da internet. Nell’articolo si porta l’esempio di Gabetti: il massimo della concretezza (il mattone) nel massimo della virtualità (second life): miracoli di internet.
A proposito di problem solving, l’articolo di Ballabio, Fasoli, Paradiso, Passoni, propone il “problem solving strategico” come metodologia in grado di affrontare i problemi non in maniera semplicisticamente lineare, ma tenendo in dovuta considerazione la complessità. Il caso della Roche illustra questo approccio.
Last but not least, l’intervista al professor Costa. Molti temi di estremo interesse vengono evidenziati e discussi. Tra gli altri, come garantire l’integrazione del personale temporaneo, attraverso l’“outsourcing di lungo periodo” e la modularizzazione della relazione.