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Accrescere la ridondanza per affrontare la complessità

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Alessandro Cravera


 

Sin dagli albori la gestione d’impresa si è focalizzata sulla ricerca della massima efficienza e produttività ai fini competitivi. Un buon manager è quello che riusciva ad ottenere il massimo dalle proprie risorse con la maggiore efficienza possibile. Nel tempo si è quindi imposto un concetto di manager pianificatore e organizzatore che oggi tende a mostrare la corda.
I cambiamenti sociali e tecnologici avvenuti nell’ultimo quarto di secolo hanno avuto come principale ripercussione la crescita della complessità dell’ambiente competitivo. Complessità significa interconnessione tra le variabili. La globalizzazione dei processi e l’accelerazione della comunicazione fa sì che ogni azione possa avere potenzialmente impatti in qualunque parte del sistema. In questo nuovo contesto, la continua ricerca della mera efficienza può risultare pericolosa. Questo articolo cerca di illustrare il valore della ridondanza (strategica e cognitiva) per affrontare la complessità