L’innovazione è in crisi. Assistiamo solo ad innovazioni incrementali, e non a innovazioni radicali che possano proporre qualcosa di veramente nuovo. Molte aziende si muovono da posizioni difensive, anche per i limiti del crowd sourcing, che pretende di ottenere idee da persone che neppure sanno quali siano le potenzialità della tecnologia. Manca una leadership visionaria che dia la direzione, e la voglia di sostenere una ricerca orientata a risultati inattesi, l’unica che possa generare vera innovazione.
Reali possibilità di fare grandi innovazioni si manifestano solo se si è in grado di combinare due elementi: la vision e la leadership di uno Steve Jobs con il potenziale delle persone presenti all’interno dell’azienda. E questo potenziale, il capitale sociale, può essere liberato oggi grazie a possibilità di collegarsi e di comunicare attraverso modi che prima erano impensabili. Piattaforme informatiche e strumenti di analisi come la social network analysis consentono di sostenere e sviluppare questo capitale. Che sarà sempre più il vero fattore differenziante e competitivo delle aziende.