quaderni di management 
bimestrale di cultura managerialeE.G.V.
  
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Innovazione aperta

Giancarlo Oriani


 

Confindustria Veneto SIAV S.p.A. ha condotto una ricerca che evidenzia come vi siano stati fenomeni di riposizionamento nella filiera e di revisione del modello di business in molte aziende, e come stiano addirittura nascendo nuove imprese KIBS (Knowledge Intensive Business Service). L’articolo di Bernardi e Bettiol sottolinea la centralità dell’“innovazione sociale”. Infatti, come già emerso anche in altri articoli dedicati all’innovazione (potremmo citare quello di Greve del numero 12/2004 o quello di Giuli del numero 43/2010) la “capacità innovativa” non si basa soltanto sull’intuizione brillante del singolo, ma su una “capacità organizzativa”. SIAV sta effettuando un interessante tentativo di sviluppare nelle PMI un modello di “innovazione aperta”, contrassegnata dal passaggio dall’innovazione basata sull’esperienza a quella basata sulla conoscenza, che faccia leva sia su nuclei interni qualificati che su reti esterne (università, centri di ricerca, organismi in grado di offrire validi servizi e supporti tecnico-scientifici).
   Già nel “lontano” numero 31 del 2008 quaderni di management si era occupata dell’applicazione delle logiche lean ai servizi. In questo numero si ritorna sul tema con un articolo che parla più in generale dell’applicazione delle logiche lean negli uffici, si tratti di aziende di servizi o di aziende industriali.
L’articolo di Bianchi parte dalla contestualizzazione del concetto di “valore” nell’ambito delle attività di ufficio, per poi sviscerare i vari temi connessi, “traducendo” i principi ormai consolidati in fabbrica nel linguaggio degli uffici. Si illustra quindi come si possano applicare negli uffici i principi della standardizzazione, della visualizzazione, dell’eliminazione degli sprechi, della riduzione degli errori col poka yoke, dell’allineamento delle attività al ritmo del mercato, della pianificazione delle attività d’ufficio tramite il visual planning.
   Anche l’articolo di Canepari si occupa di lean, in questo caso visto dal punto di vista del problema del cambiamento. E’ sempre più chiaro, infatti, che il lean è soprattutto un “problema di testa”. Canepari cerca di illustrare le modalità tramite le quali sostenere un processo di lean transformation.