quaderni di management 
bimestrale di cultura managerialeE.G.V.
  
  < Torna all'indice

L’Esercito che cambia, dal controllo di legittimità alla gestione della performance

Sandro Corradi, Armando Suppa e Alessandro Zardini


 

Negli ultimi vent’anni il settore pubblico dei paesi maggiormente sviluppati è stato soggetto ad un ampio processo di riforma, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia gestionale degli enti pubblici (OECD, 2005). Questa onda riformatrice è da ricondursi ai principi introdotti dal New Public Management (NPM) che pone l’accento sull’introduzione, anche nelle pubbliche amministrazioni, di tecniche manageriali prese dal settore privato al fine di ottenere una performance migliore.
Le aziende pubbliche sono spinte ad introdurre sistemi di controllo di tipo “manageriale”, introducendo al loro interno il controllo strategico, il controllo di gestione e la valutazione della dirigenza che si affiancano al classico controllo contabile-finanziario. Questo processo di rinnovamento ha avuto come fine quello di favorire il processo di “evoluzione della cultura dell’adempimento a quella del risultato”. In tale contesto la pubblica amministrazione, ora più che mai, è chiamata a rivedere il proprio modo di operare, passando dall’adempimento dei propri compiti ad una attività focalizzata sui risultati, in sintesi da un controllo sulla forma ad un controllo sulla sostanza.
L’Esercito Italiano (E.I.), anch’esso parte del settore pubblico, ha iniziato il suo percorso di adozione del Performance Management System (Otley, 1999) mediante l’implementazione di un sistema strategico di supporto alle decisioni.