quaderni di management 
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Il Cloud Computing quale strumento di innovazione per la Pubblica Amministrazione

Giovanni Modesti


 

I numeri in gioco, a livello di investimenti economici e di risorse umane coinvolte in questa avventura, fanno ritenere che non si tratti di una semplice panacea ai numerosi problemi che affliggono la P.A. e le aziende, ma di una nuova rivoluzione industriale in grado di modificare le regole che sino ad oggi hanno regolamentato l’informatica e la gestione delle informazioni.
Le perplessità che caratterizzano le P.A. dei Paesi della Unione Euro-pea, rispetto all’implementazione del cloud computing, hanno fatto si che Agenzie quali l’ENISA abbiano, negli ultimi anni, prodotto studi e protocolli finalizzati a fare luce su questa tecnologia in modo da consentire anche agli enti pubblici di potersi avvalere del cloud, dopo averne conosciuto i risvolti, i rischi, i benefici e le controindicazioni.
Di sicuro c’è che trattasi di una tecnologia destinata a cambiare radicalmente l’organizzazione del lavoro con ricadute su tutti gli ambiti della P.A., ragion per cui si richiede l’attenzione di una serie di figure interne agli enti, a partire dal management, per lambire gli Affari Legali e, certamente, il Sistema Informativo aziendale.
La necessità di un approccio sistemico può (deve) favorire, quindi, una collaborazione a 360 gradi affinché le scelte siano condivise e partecipate.