quaderni di management 
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Marketing e innovazione: il binomio possibile e indispensabile. Dalla psicologia del momento al job to be done, alla customer proposition

Laura Gherardi e Renzo Rizzo


 

In molte imprese, il marketing e l’innovazione restano ancora funzioni separate nella pratica, a causa della scarsità di strumenti che leghino una buona comprensione dei consumatori ad un’efficace trasformazione di questa in innovazione di prodotto o di servizio e alla creazione di una forte e duratura relazione con i clienti.
La nota teoria del “job to be done”, proposta da Clayton Christensen, offre uno strumento pratico, che si pone come supporto all’ideazione e allo sviluppo del prodotto, per colmare tale gap. Dopo avere esposto i tratti principali dello strumento, mostreremo come il “job to be done” possa essere utilmente completato da una categoria logica ulteriore, che chiamiamo “psicologia del momento” e che si centra sul vissuto emotivo del cliente nella circostanza in cui utilizza un determinato prodotto. A partire dai casi concreti di applicazione, tale categoria si rivela fondamentale per reinserire, nello strumento, a fianco dell’importanza della circostanza in cui il cliente si trova, la centralità del prospect stesso.
Un’appropriata interpretazione della psicologia del momento può, inoltre, formare - insieme al “job to be done” - una base per l’ideazione di prodotto e per la sua comunicazione.